vini lazio doganieri Miyazaki
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Azienda agricola Doganieri Miyazaki: una bottiglia di vino non è mai soltanto un prodotto

“Maruni Ken Katabami”, ovvero le spade (simbolo Samurai) e l’acetosella (simbolo di prosperità e decenza) nel cerchio, contornato con i tralci e il frutto della vite. 

Da questo unico simbolo, che riesce a fondere la cultura e la tradizione giapponese con l’amore e la passione per il vino, parte il nostro viaggio all’interno dell’azienda agricola Doganieri Miyazaki.

La cantina ed il vigneto si trovano a Vaiano, un piccola frazione in Castiglione in Teverina a 350 metri sopra il livello del mare. Siamo nel Lazio in provincia di Viterbo, Alta Tuscia: dalla tenuta è possibile scorgere Civita di Bagnoreggio.

logo azienda agricola doganieri miyazaki

A spasso nella vigna dell'Azienda agricola Doganieri Miyazaki

La vigna è composta da 42 filari allineati in pieno stile francese esposti a sud-sud est, popolati principalmente da uve Viognier, Vermentino, Petit Manseng, Montepulciano (Violone per esattezza), Sangiovese, Syrah, Cabernet Sauvignon e Cesanese. Data la particolare posizione le viti beneficiano della carezza continua del vento, alle volte resa maggiormente violenta dalla potenza della Tramontana. Il suolo ha origine vulcanica ed è composto da un primo strato di tufo che poggia su un profondissimo strato argilloso.  

La cantina nasce da un desiderio innato di Maurizio Doganieri di dar vita a un vino “a propria immagine e somiglianza”, dopo varie esperienze in Toscana. Ed il matrimonio con Madoka Miyazaki e la successiva nascita di Airi, una meravigliosa bambina, non hanno fatto altro che completare il lavoro iniziato da Maurizio in maniera armonica. 

Tre diverse potature, lavoro maniacale della vigna e della terra, timing perfetto di raccolta, vendemmia fin dalle prime ore dell’alba, contribuiscono a dar vita ogni anno a dei capolavori. Esteticamente le bottiglie (per ogni vino la forma di bottiglia considerata più adatta) vengono completate da etichette pensate e ideate da Madoka e Maurizio; ogni bottiglia ha la propria storia ed il proprio significato. Nulla è lasciato al caso. 

Incontrare la famiglia di Maurizio è una cosa che auguro a tutti nella vita. Incontrare una persona così semplice, umile, orgogliosa di ciò che ha e allo stesso tempo dispiaciuta di non aver sufficiente tempo per rendere la cantina come lui vorrebbe, di un rigore morale e di un’etica fuori dal comune, al punto da portarmi a dire in maniera scherzosa a Madoka: “forse sei riuscita ad ambientarti così bene in Italia perché hai sposato un italiano più giapponese che italiano”.    

Analizziamo nel dettaglio le meravigliose bottiglie della cantina Doganieri Miyazaki.

Confiè 2016

5/5
Azienda agricola Doganieri Miyazaki - confiè

Potente

Confiè in francese vuol dire “confidato” ed il simbolo in rosso sull’etichetta vuol dire “Uno” nella scrittura giapponese Kanji. E’ il vino di punta, ottenuto da uve Montepulciano ed in piccolissima parte da uve Petit Verdot. Matura per 6 mesi in acciaio e successivamente per 16 mesi in particolari botti di legno da 350 litri, dopo i quali seguono ulteriori 6 mesi di affinamento in bottiglia.

Il Confiè ha un colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. La frutta rossa matura è la prima dominante olfattiva a manifestarsi, ciliegia, more selvatiche e visciole aprono la strada ad un continuum di speziature (pepe nero, chiodi di garofano, vaniglia), note balsamiche di liquirizia, sotto bosco, un leggero sentore di tabacco e cioccolato. In bocca il vino è morbido, con una incredibile spalla acida, sapido e vellutatamente tannico, con un corpo pieno e perfettamente equilibrato. Dalla lunga persistenza e finezza, un vino pronto da abbinarsi a formaggi importanti, pappardelle al ragù di cinghiale, carni grasse e importanti.  

   

Poggio Eremo 2016

4/5

Ascetico

Un’antica leggenda narra che sul poggio che oggi ospita la cantina, sorgesse un eremo dipendente dai monaci cistercensi di un’Abazia. La tradizione ed il rispetto per il vino e per la terra in cui sorgono le vigne è continuata e perpetuata attraverso il  lavoro ed il vivere un po’ da eremiti lontano dalla città. Da li è nata l’etichetta “Poggio Eremo”.

Il Poggio Eremo è un blend di Sangiovese Cesanese Cabernet Sauvignon e Syrah. La maturazione avviene prima in legno e successivamente in acciaio, prima di un affinamento in bottiglia per circa 12 mesi. 

Dal colore rosso rubino con una netta unghia violacea, lascia prima spazio alla frutta rossa matura sotto spirito di esprimersi, per poi evidenziare elementi floreali di campo, note erbacee, speziatura di pepe nero e cardamomo ed infine note mentolate/balsamiche. Un vino fresco e dal tannino vellutato, ideale per essere abbinato a primi piatti con elevata grassezza e succulenza, e a carni importanti.

Fixus 2017

4/5

Il principino serbo

Fixus, in latino vuol dire “fisso”. L’albero immobile disegnato in etichetta sembra toccare il cielo creando, sotto le fronde, un luogo di quiete. Tale sentimento vuole donare questo Viognier in purezza, imbottigliato dopo una maturazione in acciaio di circa 10 mesi. (Il vitigno è originario della Valle del Rodano, in Francia, dove è stato introdotto dall’imperatore Marco Aurelio Probo, che era originario di Sirmio (Sremska Mitrovica) in Serbia, per cui è possibile che le sue origini siano balcaniche).

Dal colore giallo paglierino, il Fixus presenta note eleganti fruttate e floreali (frutta a polpa bianca non ancora matura e fiori di ginestra) iniziali, che lasciano spazio ad una leggera mineralità che dopo qualche secondo inizia a farsi più netta, finale ammandorlato. In bocca il vino è morbido, fresco e sapido.

Un bianco che può contrastare abilmente la grassezza dei fritti romani, così come primi importanti della tradizione e carni bianche. 

Airi 2018

5/5

Sogno di una notte di mezza estate

Airi in giapponese vuol dire letteralmente “pero amorevole, grazioso”. Ma sopra ogni significato, Airi è il nome della figlia di Maurizio e Madoka. Il fiore disegnato in etichetta rappresenta il fiore di Nashi, una tipologia di pero asiatico particolarmente amata. 

Un vermentino in purezza, dal colore giallo paglierino con riflessi dorati. L’Airi ha un naso intenso, esplosivamente minerale (quasi una ventata salmastra sull’immediato), fruttato e floreale. Il frutto è giallo e maturo (susina), il fiore giallo di campo. In bocca il vino è morbido, fresco, sapido, dal corpo pieno ed equilibrato. Dalla particolare intensità e persistenza, è ideale con uno spaghetto ai crostacei, ai frutti di mare, con pesci grassi o con carni bianche di cacciagione (lepre o coniglio).

U 2018

4/5
U Azienda agricola Doganieri Miyazaki

Semplicemente Rosè

Il significato di U non è univoco, ma molteplice. U è uno dei dodici simboli del ramo terrestre utilizzato nei paesi dell’Asia, è l’Est nella direzione, è la mattina nel tempo, è la primavera nella stagione. Il suo significato pertanto può essere inizio, rinascita, amore, Oriente.

Ottenuto da pressatura soffice di uve Montepulciano, ha un colore rosa tenue/ramato con riflessi dorati (buccia di cipolla). Al naso mostra una spiccata mineralità (il terreno di origine vulcanica esprime tutti i suoi muscoli), pietra porosa bagnata, con scalpitanti note di frutta appena matura (pesca, susina nera, fragoline, ribes, lamponi), fiori di rosa e violetta, leggerissima speziatura di pepe bianco e vaniglia, in lontananza la freschezza del bosco (con foglie verdi bagnate dalla rugiada e more piccole piccole pronte ad essere raccolte).  Il sorso rispecchia perfettamente la fase olfattiva. La mineralità si traduce in sapidità, un sorso netto che entra diretto e pulisce la bocca, freschezza entusiasmante. Un vino fin troppo importante se l’aperitivo è scarico, essenziale se bisogna contrastare cibi grassi (l’abbinamento con crostino di pane e lardo è fenomenale) ma anche perfetto con un pesce cucinato con complessa elaborazione o un ragù di lepre. Azzardiamo anche con delle pappardelle ai porcini o con arrosticini di carne o di pesce. 

Ame 2016

4/5

Dolce ma non dolce

Ame in giapponese vuol dire cielo, il cielo in un preciso momento, ovvero in quell’attimo tra la notte e l’alba, quell’attimo di luce che scalda il cuore e l’anima. Quello stesso colore di cielo che raggiunge questa Vendemmia tardiva di Petit Manseng, raccolta dopo che le uve appassite in pianta vengono attaccate in parte da Botrytis Cinerea, e fatta maturare per 8 mesi in damigiane e affinare successivamente per 6 mesi in bottiglia. 

Un vino dolce, dal colore dorato con riflessi ramati, denso. Al naso è molto intenso, ampio e fine, etereo e fruttato (cera d’api, miele, cachi, fichi secchi, datteri, albicocca disidratata). In bocca è dolce, caldo, morbido, perfettamente contrastato da freschezza e sapidità, corpo pieno ed equilibrato. Gusto intenso e persistente. 

Un vino da meditazione o ideale compagno di dolci da fine pasto (abbinamento perfetto con la crema pura di nocciole) o di formaggi erborinati. 

L'olio Podere San Giulio dell'azienda agricola Doganieri Miyazaki

Non solo uva nell’azienda agricola Doganieri Miyazaki. Infatti dalle bellissime piante di ulivo nasce l’olio Podere San Giulio, un extra vergine di oliva derivante da quattro cultivar (frantoio, moraiolo, leccino e leccio del corno) insignito nel 2017 dal Gambero Rosso come miglior olio italiano per rapporto qualità/prezzo (oggi € 19,00 al litro) e nel 2020 sempre dal Gambero Rosso dalle 3 Foglie nella Guida OLI D’ITALIA. Anche sul San Giulio l’impronta di Madoka: il simbolo della parola enso, il cerchio che simboleggia il mondo perfetto.

Una bottiglia di vino non è mai soltanto un prodotto, ma è un pensiero, una filosofia, un’idea, un metodo, un desiderio, una ricerca di eccellenza. Dietro questa frase può celarsi il significato di fare vino per la Cantina Doganieri Miyazaki.

5/5

La valutazione dei vini è sempre frutto di un’esperienza vissuta in un determinato momento ed in determinate condizioni. Il vino cambia, evolve ed un assaggio fatto in un momento sbagliato potrebbe condizionare il giudizio che in quel caso potrebbe non essere lo specchio reale di quel prodotto. 

Vorranno scusarmi i produttori se non sempre il mio giudizio sarà all’altezza dell’impegno e sacrificio dedicato per imbottigliare quella bottiglia.

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