Vietnam

Itinerario in Vietnam: 10 giorni tra città e natura

Visitare il Vietnam era da sempre il mio sogno.

Avevo questo pallino sin da piccola, tanto da scriverci la tesina in terza media. Questo perché volevo saperne di più della guerra tra Vietnam e USA, e dato che non eravamo arrivati a studiarla con il programma scolastico avevo ben pensato di studiarla per conto mio. 

Quindi, un sogno che per me è diventato finalmente realtà! Per la prima volta, inoltre, sono partita con Avventure nel Mondo: si è trattato dunque di un viaggio di gruppo con perfetti sconosciuti che condividono la passione per le scoperte, organizzato da uno dei viaggiatori del gruppo stesso (il coordinatore). Con me c’era anche una mia amica e collega, Federica, quindi ho viaggiato in ottima compagnia!

Quello che condividerò di seguito è l’itinerario in Vietnam di 10 giorni(senza contare i giorni in volo) che ho fatto con Avventure nel Mondo, che ha pensato all’organizzazione del piano voli e degli spostamenti (con pullman, aerei interni e treni), agli hotel e alle guide in loco. 

Probabilmente lo avessi organizzato per conto mio avrei gestito diversamente alcune tappe e sarei rimasta un paio di giorni in più per visitare meglio Hanoi e Ho Chi Minh – dove come leggerete ho fatto giusto una toccata e fuga. Tuttavia, è un itinerario abbastanza completo, che ci ha permesso di avere un assaggio di tutto il Vietnam, dal sud al nord. 

Bisogna ovviamente considerare una cosa importante: un’intera giornata, tra durata del volo e fuso orario, sarà da dedicare proprio allo spostamento dall’Italia al Vietnam. In alcuni casi sarà necessario prevedere anche due giorni, ovviamente dipende dagli incastri e dalle occasioni che troverete. 

A me in questo senso è andata molto bene: partenza da Roma Fiumicino alle 19 di venerdì, scalo a Istanbul a notte fonda e poi altre 9 ore di aereo per atterrare a Ho Chi Minh (Saigon) alle 17 del sabato.

Da qui, dal Sud, parte l’itinerario alla scoperta del Vietnam!

Itinerario in Vietnam – Giorno 1: il delta del Mekong

Da Saigon, con il pullman ci siamo spostati verso il Delta del Mekong, ovvero il “cesto di riso del Vietnam”. Qui ci siamo letteralmente immersi nella foresta di mangrovie, a bordo di una caratteristica barca a motore lungo il fiume Ham Luong, tra i principali affluenti del fiume Mekong, facendo sosta lungo gli argini del fiume per visitare le popolazioni della provincia di Ben Tre. 

In questa zona l’economia si basa principalmente su pesce, coltivazione di riso, cocco, banane, longan (detto anche occhio di drago). In particolare, visitando un piccolo laboratorio per la lavorazione della noce di cocco, abbiamo scoperto come di questo frutto non si butti davvero via nulla. Abbiamo assaggiato i keo dua, piccoli dolcetti al cocco decisamente appiccicosi, tipo caramelle mou, tipici della provincia di Ben Tre. Ma anche, ovviamente, il latte di cocco, direttamente… dalla noce di cocco! Ci siamo poi spostati sulla terra ferma a bordo di un tuk tuk, i pittoreschi taxi a tre ruote, per raggiungere il ristorante, tutto completamente in legno e circondato da piccoli canali, dove abbiamo assaggiato tanta frutta tropicale, gli involtini, pesce e tante altre specialità della zona. Infine, ci siamo nuovamente immersi nella vegetazione del Mekong a bordo di una delle tipiche barche a remi della zona. 

Lungo la strada ci siamo fermati a visitare la Pagoda Vinh Trang: è stato il nostro primo impatto con la spiritualità vietnamita.

Giorno 2: i Tunnel Cu chi e la storia del Vietnam

Il secondo giorno, è stato forse uno dei più impattanti: siamo stati a visitare i tunnel di Cu Chi. Si tratta di un sistema di tunnel e gallerie sotterranee -fino a 12 metri sotto terra – che i viet cong costruirono a partire dagli anni 40 durante la guerra di Indocina (contro la Francia) e che furono poi ripristinati e utilizzati per la guerra contro gli USA.

itinerario vietnam - tunnel cu chi

Lasciata la zona di Cu Chi, ci siamo diretti a Day Ninh, per visitare il tempio del Caodaismo e assistere alla cerimonia che si svolge due volte al giorno (a mezzogiorno e alle 18). Questa, ad esempio, è una di quelle tappe che non consiglierei a tutti. Il luogo di culto è sicuramente curioso e particolare, ma non ritengo valga la pena investire tante ore di viaggio per visitarlo. 

In serata, abbiamo raggiunto l’aeroporto di Saigon e con un’ora di volo siamo arrivati a Da Nang, per raggiungere poi in pullman Hoi An, la città famosa per le sue lanterne. Mi è dispiaciuto arrivare in tarda serata, poiché il momento più caratteristico è senza dubbio il tramonto, quando il fiume si riempie di barchette e lanterne colorate. 

Giorno 3: nella città delle lanterne, Hoi An

Il terzo giorno in Vietnam è quindi cominciato ad Hoi An, con la visita completa della città: il Tempio Phuc Kien, il Ponte Giapponese, la Casa Tan Ky, la Casa Antica Phung Hung, il Mercato Hoi An e il Laboratorio di Seta. 

Quindi siamo partiti alla volta di Hue, passando per una strada panoramica davvero incredibile e ammirando il Passo delle Nuvole, dove i venti che impattano sulle montagne creano particolari nebbie che avvolgono la zona con bianche nuvole, da cui ha origine il nome. 

Dopo una breve sosta sulla spiaggia Lang Co, siamo arrivati a Hue. Qui, insieme ad alcune compagne di viaggio, ho provato a rilassarmi un po’ presso uno dei numerosi centri massaggio presenti in tutte le località vietnamite. 

Giorno 4: Hue e la cittadella imperiale

Una giornata interamente dedicata agli imperatori vietnamiti. Hue infatti è l’antica capitale del Vietnam unificato dal 1802 al 1945 durante il regno dei tredici imperatori della dinastia Nguyen: da non perdere la visita alla cittadella imperiale del XIX secolo. Molto suggestiva anche la pagoda della Dama Celeste, dove si trova il Santuario Dau Hung, in cui vivono i monaci buddisti che lo mantengono.  

Nei dintorni di Hue abbiamo invece visitato le tombe imperiali: Mausoleo di Khai Dinh, Mausoleo imperiale Minh Mang e il Mausoleo di Tu Duc, ultimo sovrano vietnamita indipendente, prima del periodo di fatto governato dai francesi.  

In serata abbiamo preso un altro volo interno per dirigerci ad Hanoi, tappa immancabile di un itinerario in Vietnam che si rispetti.

Giorno 5: Hanoi 

Quella ad Hanoi è stata una giornata particolarmente faticosa a causa del gran caldo. Nonostante tutto, Hanoi mi è rimasta nel cuore, con i suoi viali alberati lungo cui sfrecciano motorini ad ogni ora del giorno, con i locali accartocciati e la gente seduta su minuscole sediole in plastica, con la figura di Ho Chi Minh presente davvero ovunque.  

Abbiamo avuto un assaggio di questa enorme città, a partire dal Tempio della Letteratura e dalla Pagoda Tran Quoc; ci siamo affacciati alla Hanoi Train Street e infine abbiamo visitato la parte esterna del Mausoleo Ho Chi Minh. Si tratta del monumento funebre dedicato al leader vietnamita: occupa tutta la piazza Ba Dina, luogo in cui Ho Chi Minh lesse la dichiarazione di indipendenza che diede inizio alla Repubblica Democratica del Vietnam il 2 settembre 1945.  

In serata, abbiamo infine preso il Chapa Express, il treno notturno, per raggiungere Lao Cai. Qui abbiamo dormito in cuccette da 4 persone, con due letti a castello.

itinerario in vietnam treno chapa express

Giorno 6: le risaie di Sa Pa

Dopo la comoda notte in treno (sono seria, io ho dormito benissimo!), ci siamo diretti in direzione Sa Pa, principale base per i trekking nel Vietnam settentrionale. Da qui siamo quindi partiti alla scoperta della valle di Muong Hoa, un gioiello naturale di un colore verde che faccio fatica a spiegare. Abbiamo attraversato minuscoli villaggi abitati dalle tribù locali, in particolare l’etnia H’mong Nero. In questo caso avere una guida locale è stato veramente importante, perché ci ha permesso di orientarci al meglio e di conoscere qualcosa di più della cultura del posto. Lungo la strada, sosta al villaggio di Y Linh Ho, un luogo che sembra immune allo scorrere del tempo, dove abbiamo visitato alcune case locali.

itinerario in vietnam risaie

Giorno 7: tra terrazzamenti e mercato

Anche questa giornata è stata caratterizzata da un trekking tra terrazzamenti verde smeraldo, foresta di bambù e cascate, ammirando dall’alto il lago di Giang Ta Chai per raggiungere Giang Ta Chai, dove risiede la gente della tribù Dao Rosso.

Prima di lasciare questa zona del Vietnam, abbiamo fatto un salto al Mercato di Sa Pa, un edificio moderno immergersi nella quotidianità, tra venditori di frutta, verdura, spezie, una zona macelleria (da cui vi consiglio di tenervi alla larga se siete vegetariani o particolarmente sensibili), oggetti artigianali. 

Quindi, direzione Lao Cai per riprendere il treno notturno direzione Hanoi.

Giorno 8: la baia di Halong

Dopo una veloce colazione ad Hanoi, con il pullman ci siamo diretti verso la Baia di Halong, caratterizzata da alti faraglioni calcarei e da isolotti disseminati di grotte. 

Ci siamo quindi imbarcati per una crociera su una giunca tradizionale costruita in legno, la Lavender Cruise. A bordo abbiamo conosciuto la “ciurma” che ha organizzato per noi alcune gite e visite nelle grotte e attività come la canoa. Abbiamo dormito a bordo, con una finestra sul mare, vista faraglioni, davvero incredibile. Allo stesso tempo, è stata per me un’esperienza “controversa”: vedere così tante barche e navi nella baia, i rifiuti che galleggiavano accanto ai faraglioni, la moltitudine di persone che entrava e usciva dalle grotte mi ha confermato la poca sostenibilità dell’esperienza. 

itinerario in vietnam Halong bay tramonto

Per cui, consiglio a chi andrà in Vietnam di informarsi attentamente sull’operatore cui affidarsi per visitare la Baia e di scegliere se possibile quello a minore impatto ambientale.

Giorno 9: verso Ninh Binh

Dopo il risveglio in barca e un giro in canoa, siamo scesi sulla terraferma per dirigerci verso Ninh Binh.

Un viaggio abbastanza lungo, inframezzato da una visita – sotto la pioggia battente – del tempio imperiale di Dinh Le.

Giorno 10: i paesaggi di Tam Coc

Abbiamo chiuso il nostro itinerario in Vietnam davvero in bellezza, con in primis la visita alla Pagoda di Bich Dong, gruppetto di templi rupestri incastonati nella montagna.

Subito dopo ci siamo diretti alla Grotta Hang Mua. Qui abbiamo scalato quasi 500 scalini, per raggiungere un altare dedicato alla dea della misericordia Quan Am ma soprattutto per goderci dall’alto il paesaggio di Tam Coc. 

Infine, siamo entrati a Trani An, parco nazionale e patrimonio UNESCO, dove a bordo di imbarcazioni tradizionali a remi abbiamo navigato il fiume Sao Khe, tra grotte calcaree e templi.

Con il rientro all’aeroporto di Hanoi si è così concluso questo itinerario del Vietnam, dal sud al nord. Un viaggio che porterò nel cuore, con la speranza di tornare in questi luoghi per conoscere ancora meglio le persone che li abitano.

Giorgia. Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia. Nel mio zaino ci sono Arturo e Gertrude, due gufi che si amano e che mi accompagnano ad esplorare il mondo.

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