mangiare da pepe in grani - Caserta
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Mangiare la pizza da Pepe in Grani: un’esperienza imperdibile

La migliore pizzeria d’Italia o del mondo? Difficile affermare come e se si possano avere tutte le competenze, esperienze e conoscenze possibili per dirlo, ma si può affermare che la pizza di Pepe in Grani è veramente favolosa. Impasto leggerissimo e materia prima straordinaria a km zero danno vita a dei veri e propri capolavori. 

Vi portiamo a mangiare da Pepe in Grani e vi raccontiamo qualcosa in più di questa nostra esperienza culinaria a due passi da Caserta!

Come nasce Pepe in Grani

Franco Pepe rappresenta la terza generazione di una famiglia di panificatori. La prima attività fu avviata dal nonno nel 1938, con licenza di esercizio concessa dal Potestà, poi dal padre pizzaiolo (Antica Osteria Pizzeria Pepe). Franco però, con i suoi fratelli, inizialmente sembravano ispirati da altro. Franco era insegnante di educazione fisica, Nino commercialista e Massimiliano architetto. La scomparsa del padre nel 1996 pone i tre fratelli davanti a una scelta importantissima da prendere. Portare avanti o meno la pizzeria di famiglia, rinunciando tutti a tempo, forze ed energie per assicurare continuità a quell’attività che è vero, non avevano scelto, ma che rappresentava l’anima della famiglia.

Così comincia la seconda vita dei fratelli Pepe, nel segno della tradizione, portando avanti l’identità della pizza del padre. È lì che nasce nella mente di Franco Pepe però un’idea ben precisa sulla pizza: non più solo un cibo umile, ma qualcosa che può e deve avere un valore, preparato con materie prime di qualità (il pomodoro riccio, i ceci delle colline caiatine, le olive caiazzane o le cipolle di Alife, le albicocche del Vesuvio per citarne alcuni) e tecniche precise (nel tempo arriva a determinare con precisione la proporzione ideale che devono avere i carboidrati, le proteine e i grassi ovvero 55-60% 15-18% 25-30%). Comincia allora a studiare, girando tantissimo alla ricerca di tecniche e conoscenze dai colleghi pizzaioli, e anche dagli chef nell’alta cucina. Conquista conoscenza e consapevolezza, comincia a materializzarsi una nuova concezione di pizza e di pizzeria, ma i due fratelli non sono dello stesso avviso.

È allora che le loro strade si dividono: da una parte i fratelli che vogliono continuare il percorso paterno (portando avanti un concetto di pizzeria tradizionale), dall’altra Franco che vuole fare la sua pizza, esprimere la sua identità. È una decisione non facile ma ormai è chiaro che il suo futuro è altrove.

Nasce allora l’idea di una pizzeria tutta sua in un palazzo del 1700 nel centro di Caiazzo, cittadina di 5000 abitanti nell’Alto Casertano, a pochi metri dalla pizzeria dei fratelli (che tutt’ora è aperta). È stata questa forse la scelta più difficile di Franco, fatta a tutti i costi (consapevole di aver perso, in quel momento, i propri fratelli che non gli rivolgono più la parola) ma che solo il tempo è stato in grado di premiare. Sono arrivati un’infinità di riconoscimenti nazionali, europei ed internazionali, basti pensare che il gastronomo Premio Pulitzer Jonathan Gold lo ha consacrato nell’edizione americana della rivista Food & Wine: “probabilmente ho mangiato la migliore pizza del mondo da Franco Pepe”. E anche il rapporto con i fratelli finalmente è stato ricucito.

Cosa mangiare da Pepe in Grani

Dopo circa due mesi di “dolce” attesa (bisogna prenotare con larghissimo anticipo) e pochissimi secondi di attesa in fila (il primo turno delle 18,30 è straconsigliato) ecco i capolavori provati.

  • Cono fritto Rocco: il sapore di quel pomodoro esaltato dalla sapidità dei formaggi è indelebile. Cono con fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi, formaggio pecorino, Piennolo del Vesuvio DOP, aromi, salsiccia di suino di razza casertana, peperoncino, chips di pecorino, basilico.
  • Cono fritto Estitalia. Fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi, mozzarella di bufala campana DOP, prosciutto crudo, pomodoro confit, pesto di basilico.

pepe in grani cono fritto

  • Memento, ovvero il perfetto equilibrio di freschezze e consistenze. Crema di cipolle di Alife, cipolle croccanti, crema di ceci delle colline caiatine, cicoria selvatica cruda, pepe nero, olio Evo.
  • Margherita sbagliata, la pizza iconica di Franco Pepe. Mozzarella di bufala Campana DOP, passata di pomodoro riccio, riduzione di basilico, olio Evo.

    Margherita Pepe in Grani

  • Mari e monti maritati. Fiordilatte, formaggio erborino blu di bufala, scarola riccia condita con crema di filetti di alici Cetari, pomodorini confit.
  • Sud Estate. Schiacciata con pomodori confit, tonno alletterato, julienne di sedano aromatizzato con olio al bergamotto, polvere di olive nere caiazzane, stracciatella di bufala campana DOP, pepe nero, olio Evo.
  • Selva Blu. Guanciale di maialino nero casertano, formaggio erborinato aromatizzato ai mirtilli, miele millefiori, noci, olio Evo.
  • Crisommola del Vesuvio, la pizza dolce iconica di Franco Pepe: ogni morso è un’esplosione di colori nella mente, non stancherebbe mai, impasto infinitamente leggero e pieno di bolle d’aria come se, gonfiandosi, volessero spingere ancora di più i sapori di questo dolce perfetto. Trancio di pizza fritta con ricotta di bufala campana DOP profumata con zest di limone, confettura di albicocche del Vesuvio, nocciole tostate, polvere di olive caiazzane e foglioline di menta fresca.mangiare da pepe in grani
  • Pastiera Fritta, mangiare da Pepe in Grani un cono fritto e pensare alla pastiera, ma con la crema pasticciera calda…è un’esperienza entusiasmante! Cono dolce fritto con crema pasticciera, fiordilatte, frutta candita, nocciole tostate, zucchero, cannella, zest d’arancia.
  • Cannolo fritto. Fonduta di cioccolato fondente, ricotta di pecora (con scaglie di cioccolato fondente, rum agricolo, buccia di arancia, zucchero), canditi artigianali, granella di pistacchio salato, ciliegia candita.

mangiare da pepe in grani - coni fritti

Tutte le pizze mangiate da Pepe in Grani sono state accompagnate in abbinamento da un piacevolissimo metodo classico Pas Dosè di Pallagrello (vitigno autoctono casertano) Cantina Masseria Piccirillo Prima Gioia, ma la proposta di vini e birre è vasta e per tutti i gusti.

Il servizio è stato molto attento, cortese e preciso, con due piccole sviste dalla cucina perfettamente rimediate nei giusti tempi.  

Il prezzo pagato è perfettamente in linea con l’esperienza gastronomica offerta, considerando comunque la politica di far pagare il servizio il 15% del totale ordinato. 

Insomma: Pizzeria Pepe in Grani è una tappa sublime da fare almeno una volta nella vita, a venti minuti dalla Reggia di Caserta.

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