
Cosa vedere a New York: itinerario di 7 giorni
Scegliere cosa vedere a New York in una settimana non è impresa da tutti i giorni: per questo quando ho organizzato il viaggio nella Grande Mela ho passato tante ore a “studiare” prima della partenza per riuscire a fare quante più cose possibili!
La difficoltà maggiore è stata cercare di mettere insieme le passioni e i desideri dei miei compagni di viaggio, ma è pur vero che essendo per tutti la prima volta a New York abbiamo concordato sulla maggior parte del programma: alcuni luoghi non potevamo davvero perderli! E poi diciamolo: mi hanno lasciato carta bianca perché mi sono leggermente imposta! Naturalmente ci sono altre variabili come gli orari di apertura dei musei e delle attrazioni e il meteo, che ha ovviamente influito sui nostri piani (scombussolandoli) e costringendoci ad esempio – per evitare di camminare sotto la pioggia – a visitare 3 musei in un giorno.
Qui di seguito vi racconto quindi il nostro itinerario di 7 giorni a New York, dai musei ai negozi nerd, da Central Park ad Ellis Island.

Per saperne di più: Come organizzare un viaggio a New York: volo, hotel, visto ESTA e New York Pass
Giorno 1 – Empire, Central Park, Hudson River
Il primo giorno a New York è iniziato, a dirla tutta, all’una di notte a Times Square, la piazza illuminata a giorno con i teleschermi dei grattacieli. È stato uno strano incontro, qualcosa che andava oltre le aspettative, ancora non ero sicuro se in bene o in male.
Ho rimandato le decisioni, e dopo una dormita di 5 ore in hotel ho ricominciato, dall’Empire State Building. Una vista unica (nonostante un po’ di foschia), il biglietto da visita della Grande Mela che si è mostrata in tutta la sua grandezza. Siamo saliti alle 9 di mattina, un orario perfetto considerando che non abbiamo trovato fila ai tornelli!
Lasciandoci alle spalle l’Empire State Building ci siamo diretti verso Central Park percorrendo la Fifth Avenue, così da imbatterci prima nella Public Library – che purtroppo durante il viaggio siamo riusciti ad ammirare soltanto da fuori -, poi nella San Patrick’s Cathedral e nella nerissima Trump Tower.
A Central Park abbiamo trascorso quasi 4 ore, tra il tour cinematografico con la guida che ci ha portato a spasso per il parco raccontandoci le scene di tanti film che ci sono stati girati, il pranzo e un po’ di meritato riposo!

La giornata si è chiusa con la crociera al tramonto sull’Hudson River: il tour è partito alle ore 19 e ci ha permesso di ammirare la città da un punto di vista insolito, mentre cambiava i suoi colori, dall’azzurro al rosa, al nero della notte.
Giorno 2 – Lady Liberty, Ellis Island, Lower Manhattan
Il secondo giorno a New York è iniziato con la sveglia all’alba per prendere il primissimo traghetto (ore 8.30) da Battery Park, incontrare Lady Liberty e visitare Ellis Island, dove si trova il museo dell’immigrazione. Il percorso di visita è ben fatto: viene fornita un’audio guida che accompagna i visitatori in tutto il museo, per scoprire cosa dovevano vivere tutti coloro che sbarcavano in America per ricominciare una nuova vita e per ripercorrere i passi dei tanti immigrati, di ieri e di oggi.

Tornati a Battery Park abbiamo scelto di risalire Manhattan visitando prima il Financial District e poi la stazione di Calatrava. Tra i grattacieli si scorge la Trinity Church e proprio di fronte il 9/11 Memorial, dove al posto delle Twin Towers si trovano due piscine riflettenti, all’ombra del One World Trade Center. Sul bordo delle piscine sono incisi i nomi di tutte le vittime dell’attentato dell’11 settembre ed ogni giorno vengono collocate delle rose bianche su alcuni nomi: sono coloro che quel giorno avrebbero compiuto il compleanno.
A quel punto lungo la Broadway Street abbiamo attraversato Lower Manhattan, passando per Little Italy, Nolita, Soho, Noho, Chinatown e perdendoci tra le strade del Greenwich Village, alla ricerca di edifici particolari e di negozi nerd.
Per saperne di più: “10 negozi nerd a New York: guida allo shopping”
Giorno 3 – Brooklyn e Coney Island
Sveglia presto per passeggiare sul Brooklyn Bridge, che per lungo tempo è stato il ponte sospeso più lungo del mondo. Una camminata suggestiva che ci ha permesso di guardare Manhattan da una prospettiva del tutto nuova!

Arrivati a Brooklyn ci siamo inoltrati tra le strade del borough, scattando foto a DUMBO, il Down Under the Manhattan Bridge Overpass, ex quartiere industriale ai piedi del ponte di Brooklyn, caratterizzato da tanti edifici stile fabbrica e vecchi magazzini ora trasformati in loft, gallerie d’arte, boutique.
Con la metro abbiamo quindi raggiunto per una breve passeggiata il parco di Brooklyn, decisamente più “selvaggio” del Central Park e onestamente tappa non indispensabile, e poi abbiamo proseguito per Coney Island, il quartiere più a sud di Brooklyn, nonché il mare dei newyorkesi!
La metro per arrivarci corre per un lungo tratto all’aperto e il Luna Park si scorge ancora prima di raggiungere la fermata di Coney Island! Ci siamo lanciati sulle giostre “rovescia budella”, per poi prenderci un attimo di pausa sulla Wonder Wheel, la ruota panoramica, e infine goderci il tramonto e l’aria di mare sulla lunga passerella di legno che costeggia l’arenile.

Al ritorno, il viaggio in metro è durato circa un’ora: siamo scesi proprio sotto il Rockfeller Center, per salire spediti sull’osservatorio Top of the Rock e guardare New York dall’alto, questa volta in notturna.
Giorno 4 – West Village, Intrepid, Moma
Dopo una bella ed abbondante colazione americana siamo scesi a piedi fino al quartiere di Chelsea, per camminare sulla High Line, parco lungo 2 km costruito al posto della West Side Line, una ferrovia sopraelevata in disuso: un vero e proprio esempio – riuscitissimo – di rigenerazione urbana, un museo all’aperto amato dai residenti che la vivono come un parco dove camminare, leggere su una panchina, fare jogging.
Con la High Line siamo arrivati a West Village, dove si trova il famoso Chelsea Market, altro esempio di riqualificazione: in passato era infatti una vecchia fabbrica di biscotti.

Tornando verso Midtown, ci siamo persi a Hell’s Kitchen e – per far felice Matteo – siamo andati a visitare The Intrepid Sea, Air & Space Museum, il museo di storia marittima e militare che ospita – tra le altre cose – la portaerei della seconda guerra mondiale USS Intrepid CV-11, il sottomarino USS Growler SSG-577, un Concorde e lo Space Shuttle Enterprise.
Infine, complice anche la pioggia, è stato il tanto atteso momento del Moma: un’attesa delusa dalla calca di gente, dall’orda di barbari che si è riversata nel museo, nel suo unico giorno di gratuità (stoltamente, me ne ero dimenticata).
Giorno 5 – Natural History Museum, Guggheneim, MET
Essendo prevista pioggia, abbiamo scelto di concentrare tutti i musei che intendevamo visitare in un’unica giornata. Il mio consiglio – in generale – è ovviamente quello di “dividere” i musei in giorni diversi per non arrivare con la testa fumante e di fare molta attenzione agli orari, per sfruttare ad esempio le aperture serali.
Abbiamo cominciato dall’American National Museum of Natural History: divertente e istruttivo, un viaggio nel mondo tra storia, geografia, natura, biologia, spazio.

Per raggiungere il secondo museo della giornata, il Guggenheim, siamo passati attraverso il Central Park, scoprendo tante altre sorprese che questo parco nasconde.
A colpire del Guggenheim è senza dubbio la forma: noi abbiamo scelto di farci la “spirale” dall’alto verso il basso, ci è sembrato decisamente suggestivo!

Last but not least: The Metropolitan Museum of Art. Bellissimo, faticosissimo e sicuramente da ri-vedere quando avrò una seconda occasione per tornare a New York! Eravamo molto stanchi e forse non siamo riusciti a godercelo a pieno, ma per fortuna ero riuscita a fare una sorta di itinerario “interno” al MET per non perdere le cose più interessanti.

Giorno 6 – Harlem, Broadway, Grand Central Terminal
Essendo domenica, ne abbiamo approfittato per un giro ad Harlem e per partecipare a una delle tante messe gospel. Dopo una colazione con pancake al Tom’s Restaurant siamo tornati a Midtown, per prendere posto allo Minskoff Theatre per il musical The Lion King: sorprendente, commovente, unico.

Per concludere la giornata siamo andati a visitare la stazione centrale di New York, la Grand Central Terminal, che nasconde tantissime curiosità da scoprire grazie ad un’audio guida disponibile in loco.
Giorno 7 – Random
Prima di correre in aeroporto, abbiamo dedicato la mezza giornata che ci rimaneva per passeggiare per Manhattan, tra edifici da fotografare come il Flatiron Building e qualche souvenir da acquistare a Times Square. E poi sì, qualche momento di shopping che non poteva mancare!
Lo so, sicuramente mi sono persa tante cose di questa meravigliosa città, mi sarebbe piaciuto arrivare anche a Staten Island ad esempio. Ma per essere la prima volta a New York direi che mi è andata piuttosto bene! Cosa ne dite, vi piace questo itinerario di 7 giorni?

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