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Lazio

Una cascata in città: gita a Isola del Liri

Vi è mai capitato di incontrare una cascata nel cuore di una città? È quello che accade a Isola del Liri, in provincia di Frosinone.

Il centro della città si sviluppa infatti su un’isola formata dal fiume Liri, che qui – all’altezza del Castello Boncompagni – Viscogliosi, si biforca in due bracci e forma due salti: la Cascata Grande, di circa 27 metri nonché unico esempio in Italia di cascata nel centro cittadino, e la Cascata del Valcatoio, sempre di circa 27 metri. 

Anticamente abitata dai Volsci, l’origine e la storia della città è strettamente legata alle vicine Arpino e Sora. In particolare, il nome della città – che deriva dal sito su cui poi si è sviluppata, cioè un’isola formata dal fiume Liri – è stato fino al 1869 riferito proprio a Sora (Isola di Sora, Isola presso Sora). A partire dall’Ottocento, Isola del Liri è stato un importante polo dell’industria cartaria, come testimonia l’antica cartiera Béranger-Coste, poi Lefebvre, chiusa da quasi un secolo e mezzo e riportata alla luce nel 1995.

La Cascata Grande di Isola del Liri

Per godere al meglio della vista della casca del Liri il consiglio è quello di fermarsi sul Ponte Napoli (Corso Roma). Da qui ci trova proprio di fronte alla Cascata Grande di Isola del Liri. Guardando sopra la cascata si nota maestoso anche il Castello Boncompagni – Viscogliosi, mentre a destra si scorgono il municipio e l’ex feltrificio Ippolito & Pisani, con la galleria Eustacchio Pisani. Attraversando la galleria- che spesso ospita mostre fotografiche e artistiche – si può raggiungere un punto panoramico per ammirare ancor più da vicino la cascata e il castello.

 

Il Castello Boncompagni – Viscogliosi

Monumento nazionale, il Castello sorge su un masso di travertino che costringe il fiume Liri a separarsi e a formare, come detto, due rami e quindi due cascate: le prime notizie di un castello ad Isola del Liri risalgono al 1004, quando i monaci di Montecassino trasformarono alcune primitive costruzioni in luogo di preghiera. Informazioni più precise si hanno dal XV secolo in poi, in particolare con la nomina dei Della Rovere a duchi di Sora e con Leonardo Della Rovere che fissò qui la sua residenza. Nel 1579 il castello – o meglio, l’intero ducato di Sora – venne acquistato da Papa Gregorio XIII ed investì suo figlio Jacopo Boncompagni del titolo”Duca di Sora et Duca di Arce”. Nel Settecento, il castello divenne anche Palazzo Reale per Ferdinando IV per poi essere assediato e distrutto nel 1799 dall’esercito francese. 

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Il rudere ebbe così una vita industriale: fu prima ceduto in concessione agli industriali Lambert e Mazzetti, poi nel 1850 venduto a Giuseppe Polsinelli che trasformò i saloni in sale per la tessitura, la filatura e la tintura della lana. Nel 1924 il sito ormai in abbandono fu acquistato dall’ingegnere Angelo Viscogliosi che intendeva sfruttare il salto della Cascata Verticale, per ricavare energia elettrica utile alla cartiera di famiglia, poco distante.

Ora il castello è residenza privata dei Viscogliosi e dunque non sempre è accessibile ai turisti. Si possono tuttavia chiedere informazioni sul sito del castello per visitare i saloni e il parco.

La Cascata del Valcatoio di Isola del Liri

Per ammirare l’altra cascata di Isola del Liri, la Cascata del Valcatoio, bisogna invece percorrere Corso Roma, raggiungere il ponte Roma ed entrare quindi nel Parco Fluviale, un percorso naturalistico e attrezzato in mezzo alla natura che si snoda lungo le sponde del fiume Liri: proseguendo ci si trova proprio di fronte alla Cascata del Valcatoio.

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Giorgia. Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia. Nel mio zaino ci sono Arturo e Gertrude, due gufi che si amano e che mi accompagnano ad esplorare il mondo.

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