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Spagna

Granada, la leggenda del Cipresso della Sultana: un amore finito in tragedia

Una delle cose che più amo, quando viaggio, è scoprire le storie legate ai luoghi. Granada, la bella città andalusa che racchiude in sé un’anima occidentale e una orientale, di storie ne ha davvero tante. A volte sono nascoste. Altre volte, invece, te le ritrovi proprio sotto gli occhi.

Il Cipresso della Sultana

È il caso del cipresso che si trova in un patio del Generalife, nell’Alahambra. Secondo la leggenda, quel vecchio albero fu muto testimone degli amori furtivi di Morayma, ultima regina mora di Granada e sposa del re Boabdil, con un cavaliere della tribù degli Abencerrajes. Proprio sotto questo cipresso si incontravano e si amavano.

La leggenda di un amore finito in tragedia

La voce, che secondo alcuni storici sarebbe stata falsa e sarebbe stata stata messa in giro da alcuni nemici del re, non tardò ad arrivare allo sposo di Morayma, che non desiderò altro che la vendetta: il re Boabdil organizzò una falsa festa, una trappola per decapitare 36 cavalieri della tribù musulmana, tra cui quello che era ritenuto l’amante della regina. Ancora oggi le macchie di ossido di ferro che si trovano sul fondo della fontana e nel canale della Sala degli Abencerrajes dell’Alhambra sono identificate come il sangue versato dei cavalieri assassinati. A Morayma non spettò la morte, ma una punizione allo stesso modo terribile: essere ignorata per sempre dal suo sposo, rinchiusa nelle segrete dell’Alhambra.

cipresso della sultana granada

Morayma e Boabdil furono gli ultimi sovrani mori di Granada, città che dovettero abbandonare nel 1492 con la Reconquista da parte dei sovrani cattolici Isabella e Ferdinando. Boabdil portò con sé la sposa che morì nei mesi successivi in Andarax. Secondo altre fonti, fu lo stesso Boabdil ad ucciderla.

Più antico di Granada

Per quanto riguarda il cipresso, conosciuto per questi eventi come “Cipresso della Sultana“, era, secondo i botanici, più antico di Granada ed è vissuto 600 anni. Ne rimane ora soltanto il fusto: secondi alcuni il cipresso morì di vecchiaia, secondo altri a causa di un fulmine.

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L’iscrizione del Cipresso della Sultana

Ora è lì, nel Patio dei Cipressi: una targa postagli accanto racconta a tutti i visitatori di Granada la tragica storia, piena di dubbi e di ombre mai dipanate, che si sarebbe consumata all’ombra del cipresso.

Cuenta la legenda, que este Ciprés de la Sultana, fué testigo de los amorios de un Caballero Abencerraje y la esposa de Boabdil.

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Giorgia. Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia. Nel mio zaino ci sono Arturo e Gertrude, due gufi che si amano e che mi accompagnano ad esplorare il mondo.

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