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Abruzzo

Cosa vedere a Pescara in un giorno: itinerario in città

Cosa vedere a Pescara in un giorno?
A volte anche una breve esperienza può regalare emozioni e farci scoprire cose nuove: mi è capitato a Pescara, dove mi sono ritrovata, quasi per caso, a trascorrere un’intera giornata in solitaria.
Ne ho approfittato per camminare sul lungomare e tra le strade della “vecchia Pescara”, scoprire la casa del poeta Gabriele D’Annunzio, rilassarmi nella pineta.

Vi accompagno quindi alla scoperta di Pescara, tra monumenti e curiosità da non perdere se vi trovate nella città abruzzese per 24 ore.

Cosa vedere a Pescara: Piazza Salotto

Iniziamo il tour di un giorno a Pescara dalla stazione centrale. Superato Corso Vittorio Emanuele II, ricco di attività commerciali e di edifici pubblici, ci si dirige su Corso Umberto I. Dopo pochi passi in questa ampia isola pedonale, troviamo quella che in passato era la piazza storica di Pescara, la Piazza Sacro Cuore con la chiesa del Sacro Cuore. La piazza un tempo ospitava il mercato dei prodotti locali e di quelli che arrivavano con i primi treni merci. Il primo grande albergo e le prime attività turistiche e commerciali partirono proprio da qui.

Proseguendo lungo il corso su si affacciano le vetrine di grandi firme e di grandi catene commerciali addobbate con le merci più belle, si arriva a Piazza Rinascita, più comunemente conosciuta come Piazza Salotto, da una fortunata definizione che di essa diede un giornalista negli anni Settanta. Mi appare come una bella definizione per un luogo di incontro della comunità che vive la propria città come una casa. Nel tempo la piazza ha subito diversi rifacimenti, legati anche ai violenti bombardamenti che la città pescarese subì durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra i rifacimenti anche quello dell’architetto giapponese Tokio Ito che realizzò anche una scultura soprannominata il “Calice”, fonte di discussione per i  pescaresi che non la apprezzarono e probabilmente gioirono quando poco dopo l’inaugurazione “collassò” per uno shock termico.

cosa vedere a Pescara in un giorno - elefante di Vicentino Michetti

Sicuramente più gradita la presenza dell’elefante di Vicentino Michetti. Defilata sul lato sud della piazza questa scultura in cemento è diventata compagna di giochi per i più piccoli e tradizionale punto di incontro per i più grandi.

La Nave di Pescara

Pochi passi ancora e si arriva alla fontana monumento realizzata dal pescarese Pietro Cascella, La Nave.

Per realizzarla lo scultore si è ispirato alla galea un’antica imbarcazione a remi e alla grande tradizione marinaresca della città. Richiama, inoltre, i carcerati pescaresi del Bagno Borbonico, utilizzati come rematori sulle navi spagnole fino al 1859.

La prua è rivolta verso la città ed è intesa come simbolo della vocazione dei cittadini al lavoro, al viaggio e al ritorno. La sua forma ed il colore fondono in maniera perfetta la fontana con il paesaggio costiero.

Il Ponte del Mare: passaggio ciclo-pedonale

Passeggiando lungomare si arriva al centro di una piccola rotonda. Qui si erge una stele alta e sottile che termina con la statua di una Madonnina col Bambino in braccio. Inaugurata nel 1954 assiste e protegge i pescatori che dal porto canale di Pescara prendono il largo ogni giorno.

Da qui si dipartono le sinuose linee del Ponte del Mare.

Inaugurato nel 2009, questo ponte progettato dall’architetto sud tirolese Walter Pichler è lungo 466 metri: è attualmente il ponte strallato ciclo-pedonale più grande d’Italia e fra i più lunghi di Europa. Alla base di questo progetto c’è l’idea di unire Trieste alla Puglia con una continua pista ciclabile.

Passeggiando sul ponte si resta affascinati dalla straordinaria fusione di elementi come mare, cielo, fiume e anche terra, che da lontano si palesa con l’imponente profilo della Maiella e del Gran Sasso.

Al di sotto del ponte si notano i trabocchi, tipiche strutture utilizzate un tempo per la pesca. Oggi sono state riqualificate come ristoranti o luoghi di interesse turistico.

Le linee sinuose del ponte richiamano le onde del mare ed il dinamismo naturale di una città moderna: non a caso è uno dei simboli della Pescara di oggi.

Cosa vedere a Pescara: la casa natale di Gabriele D’Annunzio

Da letterata quale sono, tra le cose da vedere a Pescara in un giorno non poteva certo mancare la casa natale di Gabriele D’Annunzio.

Varcato il portone di questo palazzetto del ‘700 si comincia a ripercorrere tutta la vita del grande poeta, a partire dalla nascita avvenuta tra quelle mura. Un filmato scorre mostrando le fasi salienti della visita che stiamo per fare.

Cosa vedere a Pescara in un giorno - visitare la casa di Gabriele D'annunzio

Il piccolo Gabriele lasciò la casa a 11 anni per studiare in un convitto a Prato e poi a Roma. Ma quella di Pescara fu sempre la dimora del cuore, dove rimase l’amata mamma fino alla morte nel 1917. Da allora il poeta  si impegnò per sottrarla alla decadenza. Giancarlo Maroni, l’architetto del Vittoriale, terminò la ristrutturazione eliminando le botteghe dal piano terra e mantenendo la loggia, il cortile, il pozzo, la scuderia e le rimesse. 
Il percorso di visita si snoda lungo le stanze in cui si conservano arredi e mobili d’epoca. Si ammirano decorazioni parietali anche insolite, come quelle che il padre fece dipingere sulle volte del soffitto con i titoli delle prime opere. Così si arriva alla stanza dell’amata madre, cui si accede salendo “come tre gradini d’altare” e si viene avvolti da un’atmosfera di sacralità. Infine, l’ala museale raccoglie uniformi, abiti, originali delle opere dell’artista e un calco della mano e del volto eseguiti nel giorno della sua morte.

 

 

Cattedrale di San Cetteo

Poco distante, ci si può immergere nuovamente nel silenzio della Cattedrale di San Cetteo

Questa chiesa, dedicata al Patrono di Pescara, venne edificata negli anni ‘30 in seguito alla demolizione della pericolante chiesa parrocchiale. La facciata, di forma rettangolare, è decorata a rosoni ed è rivolta sul viale oggi intitolato a D’Annunzio. Il poeta finanziò con fondi propri la realizzazione di questo edificio in cui poi fece tumulare la madre.

Cosa vedere a Pescara in un giorno - cattedrale san ceto

L’interno della Chiesa suddiviso in tre navate da colonne marmoree è luminoso ma spoglio, ai lati dell’altare la cappella dedicata al santo e quella in cui troneggia il monumento funebre dedicato alla mamma di D’Annunzio. 

Qui si trova anche un organo in canne dorate, tra i più famosi d’Abruzzo e un dipinto attribuito al Guercino che riproduce San Francesco d’Assisi.

Area Archeologica di Santa Gerusalemme

La chiesa non ha un vero e proprio sagrato e al lato opposto della sua uscita si possono osservare due teche di vetro che lasciano intravedere resti di colonne di Santa Gerusalemme, la testimonianza più antica della storia di Pescara: un edificio circolare d’età romana in seguito trasformato in chiesa.

Lo skyline di Pescara e il ponte Ennio Flaiano

Si prosegue percorrendo Ponte D’Annunzio: da qui si può ammirare lo skyline della Pescara moderna, con il ponte intitolato ad Ennio Flaiano, altro grande scrittore pescarese. Il ponte è di recente costruzione e svetta insieme alle alte torri gemelle Camuzzi, esemplari edifici di riqualificazione urbana.

Via delle Caserme e la Vecchia Pescara

Superato il fiume si trova Via delle Caserme. Da qui si scorge l’edificio delle vecchie prigioni borboniche che fiancheggiano il fiume e delimitano il centro storico cittadino.

In questo bagno penale, creato dai Borbone all’interno della fortezza pescarese, vennero rinchiusi, tra gli altri, patrioti arrestati nel corso delle repressioni dei moti rivoluzionari che condussero al Risorgimento e all’Unità d’Italia. Della fortezza resta oggi solo questo edificio su due livelli che ospita il Museo delle Genti d’Abruzzo e che si affaccia su via delle Caserme, nel cuore della Pescara vecchia oggi interamente pedonalizzata. 

Sul parallelo corso Manthoné si allineano bar e ristoranti tipici e non che animano la movida pescarese.

Aurum – La fabbrica delle idee

Per visitare qualcosa di insolito che coniuga storia natura e riqualificazione è consigliata la visita all’Aurum – La fabbrica delle idee

Costruito nel 1910 con il nome di Kursaal, l’edificio doveva essere uno stabilimento balneare per famiglie agiate ma poi negli anni Venti venne utilizzato dai fratelli Pomilio per distillare l’Aurum.
L’Aurum è un liquore dal colore oro e dal sapore di arancia. A suggerire il nome, indovinate un po’, fu D’Annunzio!

La particolare struttura a ferro di cavallo venne terminata negli anni Trenta e mescola allo stile liberty il neoclassico tipico del ventennio fascista.

Nel 1970 la produzione del liquore si spostò a Città Sant’Angelo ma fortunatamente l’edificio venne salvato dall’abbandono in cui versava. Dal 2003 è stato trasformato in museo dedicato alla storica produzione del liquore, ospita esposizioni temporanee di opere d’arte ed è inoltre sede di convegni.

La Pineta d’Avalos

A ridosso dell’Aurum, sulla via d’Avalos, si trova la pineta! Estesa per circa 56 ettari questa pineta ricca di pini, olmi e roverelle faceva parte dell’antica selva costiera appartenuta al casato dei d’Avalos. Da sempre è stata indicata con il nome di questa famiglia marchesale. Ma nel 2000 una legge regionale istituì la riserva naturale intitolata a Gabriele D’Annunzio, il cittadino più illustre di Pescara.
Tra l’altro, uno dei più celebri componimenti di D’Annunzio è proprio “La pioggia sul pineto“: nonostante fosse ambientata in un bosco di Versilia è innegabile l’influenza della pineta di Pescara.

Dove dormire a Pescara

Per chi sceglie di fermarsi una notte a Pescara, vi possiamo consigliare il Marconi B&B dove abbiamo soggiornato: il bed & breakfast si trova a un paio di chilometri dalla stazione e a pochi passi dalla casa di D’Annunzio. La struttura è di recente apertura, ben curata, accogliente e moderna nell’arredamento. Il personale, gentile e disponibile, ci ha fornito informazioni utili e ci ha accolto nel miglior modo possibile!

Dove mangiare a Pescara 

Dopo una lunga giornata a passeggio è d’obbligo rifocillarsi come si deve!

Se siete indecisi su dove mangiare a Pescara potete provare il ristorante “Darò” (Corso Gabriele Manthoné, 57), dove assaggiare un buon risotto.

Per ottime specialità abruzzesi, da “La Tiella” (Corso Manthonè, Via delle Caserme, 51) potete provare le tipiche pallotte cacio e ova.

Per una pausa a metà giornata invece c’è il Forno Paris Pescara (Via Filippo Masci, 4), storica attività con oltre 100 anni di esperienza, famosa per “Parisini” e “Fiadoni” caldi in ogni momento.


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