cosa vedere alla pinacoteca di brera
Lombardia

In giro per Brera: cosa vedere alla Pinacoteca milanese

Nel mio ultimo soggiorno milanese, sono finalmente riuscita a visitare la Pinacoteca di Brera, per scoprire i capolavori che ospita.

Ma cosa vedere alla Pinacoteca di Brera? Non è sempre facile muoversi in un museo o una pinacoteca: prendere l’audioguida sì o no? Ci saranno le didascalie alle opere? Riuscirò a vedere quelle più belle? E soprattutto, quali non devo assolutamente perdere?

cosa vedere alla pinacoteca di brera

Passeggiare a Brera

Intanto, il primo consiglio è quello di fare un giro proprio a Brera: alcune stradine del quartiere sono pedonalizzate ed è possibile trovare negozi antiquari o di artigianato, gallerie d’arte, numerosi locali per pranzare o fare un aperitivo. Il nome “Brera” deriva da braida, termine di origine longobarda che indica un campo o una superficie erbosa nei pressi della città. Nel 1201 si stabilì in questa parte della città l’ordine degli Umiliati, con una chiesa, un convento e dei laboratori per produrre lana. Tre secoli dopo, la proprietà passò ai Gesuiti, che diedero inizio alla costruzione del Palazzo di Brera. Nel 1772 il tutto passò nelle mani del demanio austriaco.
Durante il Risorgimento il quartiere fu culla della corrente letteraria della Scapigliatura ma anche in epoca più recente ha continuato ad accogliere poeti, scrittori e artisti quali Buzzati, Montale, Gadda e Lucio Fontana o Piero Manzoni.

cosa vedere alla pinacoteca di brera

La Pinacoteca si trova nel grande Palazzo di Brera, che ospita anche la Biblioteca Nazionale Braidense, l’osservatorio di Brera, l’Orto Botanico, l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e l’Accademia di Belle Arti.

Entrando nel cortile del palazzo non potrà sfuggire all’occhio il grande monumento a Napoleone I. La Pinacoteca si trasformò in un museo all’inizio dell’Ottocento, per volontà di Napoleone, quando Milano divenne capitale del Regno Italico. Vi confluirono i dipinti requisiti da chiese e conventi lombardi o da altre parti del Regno Italico.

I dipinti della Pinacoteca di Brera

Cosa vedere alla Pinacoteca di Brera? Ovviamente i gusti sono personali, ma in questo post mi permetto di segnalarvi le opere che a mio parere sono davvero imperdibili.
Tra le prime opere che si incontrano alla Pinacoteca di Brera c’è il Cristo Morto di Mantegna (sala 6): come osservarlo senza ricordarsi le lezioni di storia dell’arte sulla prospettiva? L’opera è infatti famosa per lo scorcio prospettivo della figura di Cristo disteso: provate a fissare i piedi e scorrere davanti al quadro.

cristo morto - mantegna
Nella sala 9 invece c’è il Ritrovamento del corpo di San Marco di Tintoretto, che lascia davvero a bocca aperta: rappresenta la scena in cui San Marco appare ad alcuni veneziani rivelando il luogo in cui si trova il suo corpo, per porre fine alla profanazione delle tombe. Modigliani, Boccioni, Carrà e Picasso sono i protagonisti della sala 10, che raccoglie opere del XX secolo.

cosa vedere alla pinacoteca di brera - picassoNella sala 24 da non perdere le opere di Piero della Francesca, la Pala Montefeltro, e di Raffaello Sanzio, lo Sposalizio della Vergine che stupisce per la composizione e per la prospettiva, con gli elementi e i personaggi legati da relazioni matematiche di proporzione e disposti secondo un preciso ordine gerarchico.
E non poteva mancare Caravaggio, con la celebre opera Cena in Emmauscaratterizzata da semplicità e oscurità.

Il Bacio e La Fiumana

In chiusura (sala 37) la Pinacoteca di Brera regala due immagini simbolo: la Fiumana di Pellizza da Volpedo e Il Bacio di Francesco Hayez.
La Fiumana non passa certo inosservata, considerando che occupa un’intera parete della sala. Il dipinto rappresenta la Fiumana di braccianti in sciopero; la tela tuttavia rimase incompiuta e fu abbandonata dall’artista che riprese il soggetto qualche anno dopo, nel 1898, nel dipinto  il Cammino dei Lavoratori o Quarto Stato, il manifesto delle rivendicazioni del proletariato, che è possibile vedere sempre a Milano, presso  il Museo del Novecento.

Per quanto riguarda Il Bacio, l’opera è decisamente più piccola di quanto pensassi. Mi ha fatto un piacevole effetto trovarmela davanti. Sembra davvero di partecipare alla scena dei due amanti che si salutano con un lungo e appassionato bacio. È un’immagine nata per simboleggiare l’amore di patria e il desiderio di vita della giovane nazione che usciva dalla seconda guerra di indipendenza e che tante speranze poneva nei nuovi governanti. Hayez ha realizzato diverse versioni del quadro, oggi conservate in diverse raccolte europee.

il bacio - hayez - pinacoteca di Brera

Nascosti…in bella vista

Una delle cose più belle della Pinacoteca di Brera è la soluzione adottata per custodire i dipinti in magazzino o in restauro: in bella vista. Nella galleria si incontra infatti una “scatola di vetro”, una sala all’interno della quale sono in corso opere di restauro su alcuni dipinti. Oppure ci si imbatte in due magazzini visibili al pubblico che consentono ai visitatori di sbirciare anche nella “cantina” della Pinacoteca.

magazzino - pinacoteca di brera

Visitare la Pinacoteca di Brera: audioguida, guardaroba, orari e biglietti

L’audioguida alla Pinacoteca di Brera costa 5 euro ed è disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Se non avete voglia di acquistarla, scaricate gratuitamente sullo smartphone la app Izi Travel dove troverete una audioguida basata sui testi delle didascalie comunque presenti nelle sale, oppure chiamata “Grandi e piccoli a Brera”, pensata per la famiglia, che invita visitatori di età diverse ad interagire tra loro, o ancora “Mezz’ora con…”, dedicata a chi intende approfondire la conoscenza di singole opere. Sotto la maggior parte delle opere sono presenti didascalie, mentre in alcune sale sono a disposizione dei fogli che possono essere consultati.
Se, come è capitato a me, arriverete alla Pinacoteca con tanto di zaino da viaggio, potrete utilizzare gli armadietti gratuiti come guardaroba: vi basterà avere a disposizione la moneta da un euro che vi verrà restituita quando libererete l’armadietto.
La Pinacoteca è aperta dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.15, con chiusura biglietteria alle 18.40. Il costo del biglietto è di 10 euro, ridotto 7 euro. La prenotazione è obbligatoria per gruppi da 10 a 25 persone e per le scuole. I giornalisti entrano gratuitamente presentando la tessera dell’Ordine.

Giorgia. Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia. Nel mio zaino ci sono Arturo e Gertrude, due gufi che si amano e che mi accompagnano ad esplorare il mondo.

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