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Spagna

Cosa fare a Granada: passeggiata tra cultura araba e occidentale

Cosa fare a Granada?
Per me un fratello in Erasmus è stata la migliore occasione per visitare la andalusa Granada, una città dove la cultura araba si mischia a quella occidentale. Una commistione che lascia a bocca aperta e che la rende così diversa da qualunque città che abbia mai visitato in Europa.

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Il viaggio alla scoperta di Granada è stato lungo e sono tante le curiosità da raccontare. Come prima cosa, vedremo cosa fare a Granada, con una passeggiata per le vie di questa città.

Innanzitutto, per capire davvero questa città e apprezzarne ogni aspetto, è bene conoscere un po’ della sua storia. Giuro, sarò breve! Sorta in epoca romana tra i fiumi Darro e Geni e circondata dalle montagne della Sierra Nevada, Granada nel Medioevo divenne una delle città più importanti della Spagna islamica. Soprattutto, Granada fu l’ultimo baluardo dei Mori di Spagna ad arrendersi durante la Reconquista dei cattolicissimi Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona. Questi ultimi, nel 1492 costrinsero gli arabi alla fuga esiliando l’ultimo Sultano Abū ʿAbd Allāh, conosciuto come “Boabdil” dalle cronache cristiane dell’epoca.
Da quel momento in poi l’Alhambra, che era stata la “casa” dei sultani arabi, divenne la sede reale dei sovrani cattolici e successivamente Carlo V vi costruì il suo palazzo reale.

Proprio questi avvicendamenti storici rendono unica Granada, che mischia l’architettura araba a quella rinascimentale e barocca, portata dai re cattolici. Senza dubbio, è proprio ciò che rimane della cultura araba a caratterizzare Granada – e tutta l’Andalusia.

Cosa fare a Granada: passeggiare all’Albaicin

A cominciare dall’Albaicin, il quartiere moresco di Granada dichiarato patrimonio dell’Umanità. Essendo pieno di stradine e in cima ad una collina, muoversi per l’Albaicin può essere faticoso ma sicuramente è affascinante. Sembra di essere arrivati in Turchia senza neanche accorgersene. L’appartamento che ho scelto per questo viaggio si trovava proprio in cima all’Albaicin e se da una parte è stata una vera e propria ammazzata – vi lascio immaginare il tornare a casa dopo un’intera giornata di camminate, per di più in salita – dall’altra mi ha permesso di apprezzare ogni angolo di questo gioiello. Sull’Albaicin sono tanti i punti panoramici chiamati “miradores” dai quali, appunto, poter ammirare tutta la città e in particolare l’Alhambra, tappa fissa per chi visita Granada.

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Cosa fare a Granada: visitare l’Alhambra

L’Alhambra si trova sulla cima di un’altura, La Sabika, proprio di fronte all’Albaicin, ed è un complesso palatale il cui nome in arabo significa “la Rossa”nome che si deve al colore delle mura che la circondavano. Si trattava di una vera e propria cittadella murata, all’interno della quale vi erano tutti i servizi necessari agli abitanti. Con l’arrivo della dinastia nasride del Sultanato di Granada nel 1200 sull’Alhambra sorse il primo nucleo di palazzi. Ora, tra le mura dell’Alhambra si può trascorrere un’intera giornata, visitando in particolare i meravigliosi Palacios Nazaries, il più bel palazzo arabo in Europa costituito tra tre edifici uniti metaforicamente dall’elemento dell’acqua. Stanze riccamente decorate, alberi imponenti, l’acqua delle fontane, giochi di luce e di prospettiva.
Tanti gli elementi che rendono magico questo posto in cui vivevano gli emiri arabi e che restano impressi nella mente.

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Ad ogni passo, una nuova scoperta, un nuovo dettaglio da ammirare, una nuova foto da scattare. Accanto ai Palacios Nazaries ci sono i bellissimi giardini del Generalife e il rinascimentale Palacio de Carlos V, costruito dopo la Reconquista di Granada da parte dei sovrani cattolici che, fortunatamente, decisero di non radere al suolo i palazzi costruiti precedentemente dai sultani sull’Alhambra, probabilmente riconoscendone la bellezza e la particolarità.

Non dimenticatevi di fermarvi presso il Cipresso della Sultana, che nasconde una bella – e drammatica – leggenda.

cipresso della sultana granada 2

Alcune parti dell’Alhambra sono accessibili soltanto con il biglietto, acquistabile presso la biglietteria di Avenida de los Alixares, o prenotabile online. In particolare, la visita ai Palacios Nazaríes è limitata all’intervallo di 30 minuti, e viene indicata sul biglietto d’ingresso: è importante presentarsi all’ingresso nell’orario previsto. Non aspettate l’ultimo minuto per prenotare, altrimenti rischiate di perdervi una delle visite più belle che possiate immaginare! Se poi avrete voglia, potrete tornare sull’Alhambra a godervi una passeggiata, il panorama e la compagnia dei tanti gatti che la affollano.

Camminando per Granada: il Corral del Carbon

Scendendo nella parte più “nuova” di Granada, non mancano le sorprese.
Nascosto tra palazzi moderni si trova ad esempio il Corral del Carbon, un edificio antico che ospitava il mercato dei cereali: vi si accede da un ingresso ad arco caratterizzato da decorazioni arabe (entrata gratuita).

 

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Cosa visitare a Granada: la Cappella Reale

Cambiando decisamente genere, non può mancare una visita alla Cappella Reale di Granada.
Ospita i resti mortali dei Re Cattolici, Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, cioè i sovrani che annessero Granada alla corona di Castiglia. La cappella venne eretta nel 1506 proprio su loro ordine: volevano riposare nella città che avevano conquistato. (ingresso: 4 euro)

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L’importanza del luogo per gli spagnoli sta soprattutto nella riverenza nei confronti di Isabella, che portò a termine la riforma della chiesa spagnola.

All’interno della Cappella non è possibile fare foto. Io sono una brava ragazza e rispetto le regole. In più ho sempre paura di fare figuracce con i vigilantes! Uno degli elementi più interessanti è la cancellata in ferro battuto dorato: raffigura scene della passione e resurrezione di Cristo e che separa la navata dai sepolcri dei re. Nella Cappella ci sono sia i sepolcri dei re Cattolici Ferdinando e Isabella  (entrando li trovate alla vostra destra) sia quelli di Filippo il Bello e Giovanna.

Cosa rimane più impresso guardando i sepolcri? La testa di Isabella affonda nel cuscino più di quella di Ferdinando. Si dice che la regina avesse un’intelligenza superiore a quella del marito, per questo la sua testa viene rappresentata come più pesante.

La Cappella fa parte del complesso che include anche la Cattedrale di Granada.
In stile rinascimentale e con elementi barocchi, sorge sul sito che una volta ospitava la grande moschea nasride di Granada. (ingresso alla cattedrale: 4.5 euro con audioguida inclusa). 

 


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Giorgia. Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia. Nel mio zaino ci sono Arturo e Gertrude, due gufi che si amano e che mi accompagnano ad esplorare il mondo.

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